MUSICA
SICILIA TERRA DI MIELE AMARO
14.06.2015
21.30
a Teatro Lelio, Palermo (PA)

A cura di Piccolo Teatro di Catania

Domenica 14 giugno - 21.30
Teatro Lelio - Palermo

Martedì 23 giugno - 21.00
Castello Ursino - Catania

 

Regia: Gianni Salvo
Musiche originali: Pietro Cavalieri
Scene e Costumi: Oriana Sessa
Luci e Fonica: Simone Raimondo
Racconto in scene e poesia di Lina Maria Ugolini
Testi di Brecht, Bufalino, Henley, Pirandello Ritsos, Ugolini, Verga, Vittorini
Interpreti:Tiziana Bellassai Giuseppe Carbone Maria Rita Sgarlato Carmen Panarello Aldo Toscano
Musicisti: Giovanni Caruso Pietro Cavalieri Camillo Pavone

Quando una banda passa per la via… La Sicilia è una terra di miele amaro, dolce il profumo della zagara, del gelsomino, del sangue passito dei gelsi. Amaro è il sapore acerbo della solitudine che da secoli accomuna le anime isolane. L’isola è una terra da abbandonare e nella quale tornare, come torna Silvestro in Conversazione in Sicilia, per ritrovare e incontrare in uno spazio senza tempo, la voce fossile ed arcaica dell’arrotino. Tutte le terre chiuse dal mare sanno custodire, proteggere, accogliere naufraghi che non sempre poi trovano il coraggio di sfidare acque ignote. Subentra allora l’accettazione di un destino chiamato rassegnazione. Rassegnati sono i contadini e le donne che lavorano i campi. Ai gesti della loro fatica può servire la nenia di un canto monotono e fratello. Non conosce confini questo canto che libera e al contempo rende schiavi. I canti di lavoro appartengono al mondo, ai negri d’America, chini sui campi di cotone, a coloro che raccolgono le olive, l’uva, il grano. La scrittura di Terra di miele amaro, cuce musiche, gesti, parole, per raccontare un percorso scenico scandito dal ritmo di una banda, allegra e dolente. Una banda fa subito festa, la marcia dei suonatori accompagna le processioni dei santi, i numeri dei saltimbanchi, il passo dei morti. Una banda arriva e fa spettacolo, segue il fracasso armonico della vita che mai tace ed è pronta a rifiorire. La nostra banda passa per la via ed ecco che di volta in volta si apre il sipario immaginario di un luogo dove s’incontrano le parole vigorose di poesia diBrecht, Bufalino, Henley, Ritsos. Gli attori in scena si trasformano, diventano personaggi evocati dalla lingua di Pirandello, Verga, Vittorini, carichi però di nuove valenze metaforiche volte a creare un coro di voci, universale e profondo, radice e suono della terra.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti fino ad esaurimento posti. Per assicurarsi l'ingresso, non essendo possibile prenotare, si consiglia di recarsi in loco il giorno dello spettacolo con un congruo anticipo rispetto all'orario di inizio.