CENTRI CULTURALI POLIVALENTI
C.C.P. di Piazza Armerina




Nel 1771 il chierico Michele Chiello, già fondatore dell’ospedale cittadino, istituì a Piazza Armerina l’istituto di credito ‘Monte di Prestami’ allo scopo di erogare prestiti di breve durata e a basso tasso di interesse ad artigiani, operai, contadini e braccianti che, non potendo dare in pegno oggetti di valore, erano nelle condizioni di offrire a garanzia del credito soltanto derrate alimentari, attrezzi e prodotti del loro mestiere. A quell’epoca ‘Monte di Prestami’ andava ad aggiungersi ad altre tre istituzioni finanziarie già esistenti in città: il ‘Monte di Pietà’, presente sin dal Quattrocento, il ‘Sodalizio degli Artigiani’ e la ‘Cassa delle Benedettine’. La sede dell’istituto fondato dal Chiello si trova in Via Cavour, in pieno centro storico, e costituisce la parte retrostante del Palazzo del Senato o Palazzo di Città, che ospita ancora oggi il Consiglio Comunale. Attivo come istituto di credito autonomo fino alla metà del XX secolo, l’edificio è rimasto a lungo abbandonato finché il 12 Giugno 2009 nei locali degli ex magazzini, restaurati con fondi europei del programma PSL Leader + grazie alla collaborazione tra il Comune di Piazza Armerina e la società consortile Rocca di Cerere, è stato allestito e inaugurato il “Centro Espositivo Monte Prestami”. Destinato ad ospitare eventi, mostre e mercatini dell’artigianato negli ampi saloni voltati del piano inferiore, uno dei quali conserva ancora al suo interno un antico pozzo medievale, oggi il palazzo è anche sede del Centro Culturale Polivalente (CCP) di Piazza Armerina, recentemente istituito nell’ambito del Progetto Regionale I Art per la valorizzazione dell’identità siciliana attraverso la promozione dell’arte contemporanea. La parte superiore dell’edificio, che ospitava i locali in cui veniva erogato il credito, è attualmente chiusa; ne è stato progettato il restauro come “Museo del Credito su pegno”. Come sede del Centro Culturale Polivalente, ‘Monte Prestami’ ha accolto lo scorso Aprile 2015 la giovane artista Elena Mistrello, che nell’ambito del programma ‘Artist in residence’ vi ha realizzato all’interno un grande murales (vernice ad acqua su parete) dal titolo “Fiabe e leggende piazzesi”. Direttamente ispirato ai racconti del professore Vittorio Malfa, noto erudito locale che in anni recenti ha raccolto in due opere a stampa una lunga serie di racconti popolari tramandatisi nei secoli in città, il murales è stato inaugurato il 21 Aprile 2015. In quell’occasione ‘Monte Prestami’ è stato presentato al pubblico per la prima volta come sede del Centro Culturale Polivalente I Art, destinato a diventare un punto di riferimento per gli artisti contemporanei che attraverso le più varie discipline, dalla musica alla danza alla pittura alla letteratura, intendano valorizzare l’identità siciliana. Dall'8 Agosto 2015, data dell'inaugurazione ufficiale del Centro Culturale Polivalente e della sua apertura al pubblico, il palazzo ha ospitato diversi eventi nell'ambito del progetto I Art.
































LOGIN CCP
Inserito tra le attività del Convegno I ART “Silenziose Rivoluzioni – La Sicilia dalla Tarda Antichità al primo MedioEvo – Identità e Percorsi” promosso dall’Associazione Cento Teatri
22-23 Maggio - Palazzo Trigona – Piazza Armerina (EN)
Un’esperienza unica per conoscere la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO!
Uno spettacolo che vi accompagnerà a rivivere virtualmente tra sale, corridoi e giardini la bellezza ammaliante dei mosaici, tra personaggi mitologici, bestie marine, fiere terrestri e popoli che l’hanno animata nel tempo.
Non mancate!
Con: Noemi Marzullo, Nuccia Maugeri
Musiche di Ruggiero Mascellino, eseguite con il suo Ensemble It’s in progress:
- Ruggiero Mascellino, pianoforte
- Carmela Stefano, isarmonica
- Ciro Pusateri, sax
- Simone Ferrara, chitarra
- Marco Spinella, basso
- Gabriele Palumbo, batteria
Immagini: Roberto Rago
Audio & Luci: Studio5 di Andrea D’Amico
Un momento di festa, durante il quale personaggi reali e mitologici accolgono lo spettatore, per fare rivivere suggestioni, ipotizzare sensazioni, suscitare emozioni che tra le tessere multicolori si nascondono o si svelano con sensuale e ammaliante “incantamento”. Dall’ingresso fin verso le grandi sale per compiere una “visita guidata” da suoni, voci e immagini. Sonorità e parole di ieri e di oggi, di terre lontane e vicine, in una commistione che è fusione ed emblema del tempo che ha solo arricchito di fascino la “Grande Signora”: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Un percorso artistico che mira a far “vivere” la Villa come il luogo storico
Inserito tra le attività del Convegno I ART “Silenziose Rivoluzioni – La Sicilia dalla Tarda Antichità al primo MedioEvo – Identità e Percorsi” promosso dall’Associazione Cento Teatri
22-23 Maggio - Palazzo Trigona – Piazza Armerina (EN)
Un’esperienza unica per conoscere la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO!
Uno spettacolo che vi accompagnerà a rivivere virtualmente tra sale, corridoi e giardini la bellezza ammaliante dei mosaici, tra personaggi mitologici, bestie marine, fiere terrestri e popoli che l’hanno animata nel tempo.
Non mancate!
Con: Noemi Marzullo, Nuccia Maugeri
Musiche di Ruggiero Mascellino, eseguite con il suo Ensemble It’s in progress:
- Ruggiero Mascellino, pianoforte
- Carmela Stefano, isarmonica
- Ciro Pusateri, sax
- Simone Ferrara, chitarra
- Marco Spinella, basso
- Gabriele Palumbo, batteria
Immagini: Roberto Rago
Audio & Luci: Studio5 di Andrea D’Amico
Un momento di festa, durante il quale personaggi reali e mitologici accolgono lo spettatore, per fare rivivere suggestioni, ipotizzare sensazioni, suscitare emozioni che tra le tessere multicolori si nascondono o si svelano con sensuale e ammaliante “incantamento”. Dall’ingresso fin verso le grandi sale per compiere una “visita guidata” da suoni, voci e immagini. Sonorità e parole di ieri e di oggi, di terre lontane e vicine, in una commistione che è fusione ed emblema del tempo che ha solo arricchito di fascino la “Grande Signora”: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Un percorso artistico che mira a far “vivere” la Villa come il luogo storico
Appuntamento con la letteratura targata I Art al CCP di Piazza Armerina mercoledì 16 Settembre alle h. 18.30, quando nella sede di Monte Prestami si terrà un incontro letterario con lo scrittore emergente siracusano Stefano Amato per la presentazione del suo ultimo libro “Bastaddi”, edito lo scorso Aprile dalla casa milanese Marcos y Marcos, che l’autore sta promuovendo in giro per l’Italia. Il romanzo, che sarà presentato dalla giornalista Esmeralda Rizzo e di cui lo stesso autore leggerà qualche brano, è un’originale cover letteraria del film “Bastardi senza gloria” di Tarantino. Ambientato in Sicilia nei primi anni Novanta, periodo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, è una storia ironica e tagliente della lotta alla mafia da parte di otto ‘bastaddi’ guidati dal Tenete Ranieri, disposti a tutto pur di vincere la guerra contro la criminalità organizzata.
Stefano Amato racconta così in un’intervista recente: “Con questo libro ho voluto rendere omaggio al film di Tarantino ma allo stesso tempo creare una realtà alternativa, ponendomi una domanda di fondo su cosa fosse successo se la storia di quel tempo si fosse fermata prima, se le cose fossero andate diversamente. È un omaggio a quel periodo che è stato tanto significativo per molti di noi”.
Il giovane autore siracusano, 38 anni e una laurea in Scienze naturali, ha una passione innata e smisurata per la scrittura e la lettura, che coltiva anche lavorando in una libreria della sua città. Ha pubblicato racconti su Linus, Maltese narrazioni, Fernandel e presso altre riviste letterarie. Ha tradotto in italiano per la rivista “Frenulo a mano” i racconti del sito di McSweeney’s, rivista americana fondata da Dave Eggers. Ha partecipato a diverse antologie, tra le quali ‘Parlami di Aurelia’ (Diabasis, 2008), ‘Posa ’sto libro e baciami’ (Zandegù, 2007). Per VerbaVolant ha pubblicato il lungo racconto d'esordio ‘Soggetti del verbo perdere’ (2007); per Transeuropa ha scritto insieme a Fabio Genovesi uno dei tre racconti della “Guida letteraria alla sopravvivenza in tempi di crisi” e il romanzo ‘Le sirene di Rotterdam’ (2009, selezionato al premio ‘Città di Milano’). Curatore di un blog personale e anche musicista, nel 2013 ha pubblicato con Feltrinelli/Transeuropa il suo penultimo romanzo, “Il 49esimo stato”.
Parteciperà alla presentazione Carmelo Scibona, Presidente dell’Associazione Culturale Premio "Rocco Chinnici", portando la testimonianza di questa importante istituzione locale fondata per onorare la memoria del magistrato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1983, ed oggi impegnata, in stretta collaborazione con il 3° Circolo Didattico “Rocco Chinnici” di Piazza Armerina, nell’educazione alla legalità.
Appuntamento con la letteratura targata I Art al CCP di Piazza Armerina mercoledì 16 Settembre alle h. 18.30, quando nella sede di Monte Prestami si terrà un incontro letterario con lo scrittore emergente siracusano Stefano Amato per la presentazione del suo ultimo libro “Bastaddi”, edito lo scorso Aprile dalla casa milanese Marcos y Marcos, che l’autore sta promuovendo in giro per l’Italia. Il romanzo, che sarà presentato dalla giornalista Esmeralda Rizzo e di cui lo stesso autore leggerà qualche brano, è un’originale cover letteraria del film “Bastardi senza gloria” di Tarantino. Ambientato in Sicilia nei primi anni Novanta, periodo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, è una storia ironica e tagliente della lotta alla mafia da parte di otto ‘bastaddi’ guidati dal Tenete Ranieri, disposti a tutto pur di vincere la guerra contro la criminalità organizzata.
Stefano Amato racconta così in un’intervista recente: “Con questo libro ho voluto rendere omaggio al film di Tarantino ma allo stesso tempo creare una realtà alternativa, ponendomi una domanda di fondo su cosa fosse successo se la storia di quel tempo si fosse fermata prima, se le cose fossero andate diversamente. È un omaggio a quel periodo che è stato tanto significativo per molti di noi”.
Il giovane autore siracusano, 38 anni e una laurea in Scienze naturali, ha una passione innata e smisurata per la scrittura e la lettura, che coltiva anche lavorando in una libreria della sua città. Ha pubblicato racconti su Linus, Maltese narrazioni, Fernandel e presso altre riviste letterarie. Ha tradotto in italiano per la rivista “Frenulo a mano” i racconti del sito di McSweeney’s, rivista americana fondata da Dave Eggers. Ha partecipato a diverse antologie, tra le quali ‘Parlami di Aurelia’ (Diabasis, 2008), ‘Posa ’sto libro e baciami’ (Zandegù, 2007). Per VerbaVolant ha pubblicato il lungo racconto d'esordio ‘Soggetti del verbo perdere’ (2007); per Transeuropa ha scritto insieme a Fabio Genovesi uno dei tre racconti della “Guida letteraria alla sopravvivenza in tempi di crisi” e il romanzo ‘Le sirene di Rotterdam’ (2009, selezionato al premio ‘Città di Milano’). Curatore di un blog personale e anche musicista, nel 2013 ha pubblicato con Feltrinelli/Transeuropa il suo penultimo romanzo, “Il 49esimo stato”.
Parteciperà alla presentazione Carmelo Scibona, Presidente dell’Associazione Culturale Premio "Rocco Chinnici", portando la testimonianza di questa importante istituzione locale fondata per onorare la memoria del magistrato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1983, ed oggi impegnata, in stretta collaborazione con il 3° Circolo Didattico “Rocco Chinnici” di Piazza Armerina, nell’educazione alla legalità.
Giovedì 3 Settembre pomeriggio Monte Prestami, sede del Centro Culturale Polivalente, ospiterà un laboratorio di mosaico per bambini dai 6 ai 12 anni a cura di “Bentornato Artigianato”. Ventuno piccoli apprendisti mosaicisti provenienti da Piazza Armerina, Aidone ed Enna saranno accompagnati in un breve percorso di conoscenza del mosaico, curato da Serena Raffiotta nella duplice veste di archeologa e assistente del CCP I Art, cui seguirà la realizzazione di piccoli mosaici sotto la guida esperta dell’artigiano Lorenzo Camiolo e di Federica Trovato. A soli due giorni dal lancio delle iscrizioni tramite i social network, il laboratorio ha immediatamente registrato il tutto esaurito, gratificando l’impegno profuso dall’amministrazione comunale per l’organizzazione e insieme dimostrando il grande interesse dei più giovani verso iniziative culturali a loro dedicate.
Giovedì 3 Settembre pomeriggio Monte Prestami, sede del Centro Culturale Polivalente, ospiterà un laboratorio di mosaico per bambini dai 6 ai 12 anni a cura di “Bentornato Artigianato”. Ventuno piccoli apprendisti mosaicisti provenienti da Piazza Armerina, Aidone ed Enna saranno accompagnati in un breve percorso di conoscenza del mosaico, curato da Serena Raffiotta nella duplice veste di archeologa e assistente del CCP I Art, cui seguirà la realizzazione di piccoli mosaici sotto la guida esperta dell’artigiano Lorenzo Camiolo e di Federica Trovato. A soli due giorni dal lancio delle iscrizioni tramite i social network, il laboratorio ha immediatamente registrato il tutto esaurito, gratificando l’impegno profuso dall’amministrazione comunale per l’organizzazione e insieme dimostrando il grande interesse dei più giovani verso iniziative culturali a loro dedicate.
Venerdì 4 Settembre per il CCP di Piazza Armerina sarà la volta di un primo appuntamento col cinema indipendente siciliano con la proiezione al Teatro Garibaldi, alle h. 19 con ingresso libero, di due docufilm dei registi Tilde Di Dio e Davide Vigore, che interverranno per raccontare la genesi dei loro lavori. I due film lo scorso Maggio sono stati presentati a Catania al Sicily “Est” Festival (Sicilia è cinema), il Festival del cinema I Art organizzato dall’associazione Entr’Acte per promuovere le produzioni di autori siciliani ambientate nell’isola.
‘Di la dal muro’, firmato dalla regista xibetana Tilde Di Dio, è prodotto nel 2012 dal Centro Territoriale Permanente di Enna nell’ambito di un progetto sulla Casa Circondariale del capoluogo, all’interno della quale il documentario è interamente girato. Attraverso una serie di interviste, i carcerati raccontano della loro vita quotidiana, dei loro affetti più cari e delle persone che rappresentano per loro la speranza e la forza per trasformare un’esperienza così triste e dolorosa in un momento di profonda riflessione e cambiamento.
‘Chi vuoi che sia’ di Davide Vigore, giovanissimo promettente regista ennese, è prodotto nel 2013 dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Ambientato nello storico quartiere di Ballarò, racconta la travagliata storia d’amore della coppia omosessuale Massimo e Gino, un’unione che ha generato sofferenza, decisioni importanti, emarginazione ma nello stesso tempo ha portato gli stessi protagonisti a diventare modello per tanti altri. Inserito nella classifica dei venti documentari italiani più premiati con ben 11 premi, il film ha partecipato a diversi concorsi tra cui ‘Per…corti alternativi’ (2013), ‘Parma Video Film Festival’ (2013), ‘Floridia Film Fest’ (2013), ‘Omovies Film Festival’ (2013), ‘Festival del Cinema Invisibile’ (2013), ‘Film Festival Unlimited Erice’ (2014), ‘Corto Tendenza’ (2014), ‘Kamarina Film Festival’ (2014). È stato anche selezionato ai ‘David di Donatello’ 2014.
Venerdì 4 Settembre per il CCP di Piazza Armerina sarà la volta di un primo appuntamento col cinema indipendente siciliano con la proiezione al Teatro Garibaldi, alle h. 19 con ingresso libero, di due docufilm dei registi Tilde Di Dio e Davide Vigore, che interverranno per raccontare la genesi dei loro lavori. I due film lo scorso Maggio sono stati presentati a Catania al Sicily “Est” Festival (Sicilia è cinema), il Festival del cinema I Art organizzato dall’associazione Entr’Acte per promuovere le produzioni di autori siciliani ambientate nell’isola.
‘Di la dal muro’, firmato dalla regista xibetana Tilde Di Dio, è prodotto nel 2012 dal Centro Territoriale Permanente di Enna nell’ambito di un progetto sulla Casa Circondariale del capoluogo, all’interno della quale il documentario è interamente girato. Attraverso una serie di interviste, i carcerati raccontano della loro vita quotidiana, dei loro affetti più cari e delle persone che rappresentano per loro la speranza e la forza per trasformare un’esperienza così triste e dolorosa in un momento di profonda riflessione e cambiamento.
‘Chi vuoi che sia’ di Davide Vigore, giovanissimo promettente regista ennese, è prodotto nel 2013 dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Ambientato nello storico quartiere di Ballarò, racconta la travagliata storia d’amore della coppia omosessuale Massimo e Gino, un’unione che ha generato sofferenza, decisioni importanti, emarginazione ma nello stesso tempo ha portato gli stessi protagonisti a diventare modello per tanti altri. Inserito nella classifica dei venti documentari italiani più premiati con ben 11 premi, il film ha partecipato a diversi concorsi tra cui ‘Per…corti alternativi’ (2013), ‘Parma Video Film Festival’ (2013), ‘Floridia Film Fest’ (2013), ‘Omovies Film Festival’ (2013), ‘Festival del Cinema Invisibile’ (2013), ‘Film Festival Unlimited Erice’ (2014), ‘Corto Tendenza’ (2014), ‘Kamarina Film Festival’ (2014). È stato anche selezionato ai ‘David di Donatello’ 2014.
Domenica 30 Agosto appuntamento a Monte Prestami con l’arte contemporanea e la mostra “Cunti” a cura di Giovanna Lizzio, Marilisa Yolanda Spironello e Viviana Tarascio, in cui si potranno apprezzare una serie di installazioni dedicate all’identità siciliana firmate da giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Spiegano le curatrici: “La mostra si snoda attraverso interpretazioni, analisi e visioni personalizzate che ci conducono all’interno di un percorso articolantesi tra mito e semplice testimonianza identitaria, in cui emerge, a distanza, un’unica matrice: il senso di forte legame con le radici storico/culturali della propria terra; un vincolo imprescindibile – quest’ ultimo – di memoria individuale che si fa collettiva. Un percorso, dunque, dal forte potere evocativo, necessario per questa generazione di futuri artisti che non possono, nell’era della globalizzazione, rinunciare alla possibilità di un ricongiungimento mentale, ma anche fisico, all’humus che li ha generati.”
La mostra, che ha già fatto tappa al Palazzo della Cultura di Catania lo scorso Giugno, sarà inaugurata a Monte Prestami domenica 30 agosto alle ore 18.30, per rimanervi aperta con ingresso libero tutti i giorni fino al 10 Settembre con orario 17.30-20.30.
Domenica 30 Agosto appuntamento a Monte Prestami con l’arte contemporanea e la mostra “Cunti” a cura di Giovanna Lizzio, Marilisa Yolanda Spironello e Viviana Tarascio, in cui si potranno apprezzare una serie di installazioni dedicate all’identità siciliana firmate da giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Spiegano le curatrici: “La mostra si snoda attraverso interpretazioni, analisi e visioni personalizzate che ci conducono all’interno di un percorso articolantesi tra mito e semplice testimonianza identitaria, in cui emerge, a distanza, un’unica matrice: il senso di forte legame con le radici storico/culturali della propria terra; un vincolo imprescindibile – quest’ ultimo – di memoria individuale che si fa collettiva. Un percorso, dunque, dal forte potere evocativo, necessario per questa generazione di futuri artisti che non possono, nell’era della globalizzazione, rinunciare alla possibilità di un ricongiungimento mentale, ma anche fisico, all’humus che li ha generati.”
La mostra, che ha già fatto tappa al Palazzo della Cultura di Catania lo scorso Giugno, sarà inaugurata a Monte Prestami domenica 30 agosto alle ore 18.30, per rimanervi aperta con ingresso libero tutti i giorni fino al 10 Settembre con orario 17.30-20.30.
Lunedì 24 Agosto alle h. 21 appuntamento all'atrio della biblioteca comunale col gruppo jazz ‘Giuseppe Mirabella Quartet’ e il progetto musicale “Naumachia”. Ad esibirsi il chitarrista Giuseppe Mirabella insieme al pianista e trombettista Dino Rubino, quest’ultimo attualmente residente a Parigi e artista di punta dell’etichetta ‘Tuk Records’ di Paolo Fresu. Completano la formazione il contrabbassista romano Pietro Ciancaglini e il batterista ennese Emanuele Primavera. Lo spettacolo prende il nome dal disco “Naumachia”, recentissimo progetto di Giuseppe Mirabella edito dall’etichetta ‘Abeat’ che, secondo le stesse parole del chitarrista, “… è caratterizzato da un suono intimo, notturno e fortemente introspettivo…”. Il gruppo presenterà un repertorio tratto dal disco.
Giuseppe Mirabella, che già nel 1999, in seno alla rassegna UMBRIA JAZZ FESTIVAL, ha vinto la borsa di studio della prestigiosa BERKLEE SCHOOL OF MUSIC di Boston ed insieme il premio come migliore chitarrista e che nel 2001 ha vinto il concorso internazionale EDDIE LANG JAZZ FESTIVAL, massimo riconoscimento in Italia per giovani chitarristi jazz, ha suonato negli anni in alcune delle più importanti rassegne jazzistiche italiane tra cui Euro Jazz Festival di Ivrea (2009), Baluardo della cittadella di Modena (2008), Festival di Busto Arsizio (2009), Palazzo Ducale di Genova (2008), Piazza Jazz (2009, 2011, 2012), Bari Estate 2008, Pavia 2008, Vittoria Jazz Festival 2009, Teramo 2010, Pescara jazz & fall 2010, Ischia Jazz Festival 2012, Festival Internazionale del Jazz "Sergio Amato" (2012), Messina Sea Jazz Festival (2013), Ortigia International Jazz festival (2013), esibendosi anche a fianco di artisti di fama nazionale e internazionale tra i quali Reggie Johnson, Adam Nussbaum, Stanley Jordan, Adriane West, Dado Moroni, Francesco Cafiso, Barbara Casini, Gegè Telesforo, Falvio Boltro, Rosario Bonaccorso e Giovanni Mazzarino.
Lunedì 24 Agosto alle h. 21 appuntamento all'atrio della biblioteca comunale col gruppo jazz ‘Giuseppe Mirabella Quartet’ e il progetto musicale “Naumachia”. Ad esibirsi il chitarrista Giuseppe Mirabella insieme al pianista e trombettista Dino Rubino, quest’ultimo attualmente residente a Parigi e artista di punta dell’etichetta ‘Tuk Records’ di Paolo Fresu. Completano la formazione il contrabbassista romano Pietro Ciancaglini e il batterista ennese Emanuele Primavera. Lo spettacolo prende il nome dal disco “Naumachia”, recentissimo progetto di Giuseppe Mirabella edito dall’etichetta ‘Abeat’ che, secondo le stesse parole del chitarrista, “… è caratterizzato da un suono intimo, notturno e fortemente introspettivo…”. Il gruppo presenterà un repertorio tratto dal disco.
Giuseppe Mirabella, che già nel 1999, in seno alla rassegna UMBRIA JAZZ FESTIVAL, ha vinto la borsa di studio della prestigiosa BERKLEE SCHOOL OF MUSIC di Boston ed insieme il premio come migliore chitarrista e che nel 2001 ha vinto il concorso internazionale EDDIE LANG JAZZ FESTIVAL, massimo riconoscimento in Italia per giovani chitarristi jazz, ha suonato negli anni in alcune delle più importanti rassegne jazzistiche italiane tra cui Euro Jazz Festival di Ivrea (2009), Baluardo della cittadella di Modena (2008), Festival di Busto Arsizio (2009), Palazzo Ducale di Genova (2008), Piazza Jazz (2009, 2011, 2012), Bari Estate 2008, Pavia 2008, Vittoria Jazz Festival 2009, Teramo 2010, Pescara jazz & fall 2010, Ischia Jazz Festival 2012, Festival Internazionale del Jazz "Sergio Amato" (2012), Messina Sea Jazz Festival (2013), Ortigia International Jazz festival (2013), esibendosi anche a fianco di artisti di fama nazionale e internazionale tra i quali Reggie Johnson, Adam Nussbaum, Stanley Jordan, Adriane West, Dado Moroni, Francesco Cafiso, Barbara Casini, Gegè Telesforo, Falvio Boltro, Rosario Bonaccorso e Giovanni Mazzarino.
Dal 22 al 29 Agosto il centro espositivo ‘Monte Prestami’ aprirà le porte alla mostra fotografica “Paesaggi nei paraggi” a cura dell’Associazione Photohouse di Enna. La mostra, aperta con ingresso libero tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.30, è una collettiva di affascinanti scatti dedicati al tema del paesaggio siciliano. Secondo le parole degli organizzatori: “Vissuto e costruito, contemplato e utilizzato, il paesaggio è inseparabile dall’uomo. Infatti nel percepire, conoscere e descrivere il paesaggio, l’uomo è al tempo stesso oggetto inscritto nella realtà e soggetto esterno e narrante.”. Ad esporre sono Diego Arangio, Enrico La Bianca, Andrea Lattuca, Fabio Marino, Maria Pia Modica e Giovanni Puglisi dell’associazione Photohouse, nata ad Enna nel 2008 ad opera di un gruppo di appassionati di fotografia “desiderosi di promuovere la cultura visiva operando attivamente nel proprio territorio e di trasmettere agi altri la propria passione e il modo personale di ‘vedere’ e ‘raccontare’ le cose del mondo e della gente”.
Dal 22 al 29 Agosto il centro espositivo ‘Monte Prestami’ aprirà le porte alla mostra fotografica “Paesaggi nei paraggi” a cura dell’Associazione Photohouse di Enna. La mostra, aperta con ingresso libero tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.30, è una collettiva di affascinanti scatti dedicati al tema del paesaggio siciliano. Secondo le parole degli organizzatori: “Vissuto e costruito, contemplato e utilizzato, il paesaggio è inseparabile dall’uomo. Infatti nel percepire, conoscere e descrivere il paesaggio, l’uomo è al tempo stesso oggetto inscritto nella realtà e soggetto esterno e narrante.”. Ad esporre sono Diego Arangio, Enrico La Bianca, Andrea Lattuca, Fabio Marino, Maria Pia Modica e Giovanni Puglisi dell’associazione Photohouse, nata ad Enna nel 2008 ad opera di un gruppo di appassionati di fotografia “desiderosi di promuovere la cultura visiva operando attivamente nel proprio territorio e di trasmettere agi altri la propria passione e il modo personale di ‘vedere’ e ‘raccontare’ le cose del mondo e della gente”.
Sabato 8 Agosto alle 19.30, in coincidenza con l’inaugurazione della sede del Centro Culturale Polivalente nello storico palazzo di Monte Prestami, sarà presentata al pubblico “Dee, eroi e Muse delle Bellezza”, mostra d'arte di Alessandro La Motta a cura di Aurelia Nicolosi, Marilisa Yolanda Spironello e Serena Raffiotta.
Un progetto originale concepito con l’intento di rileggere il mondo classico alla luce delle inquietudini dell’uomo contemporaneo. In esposizione oltre 50 opere che permettono un cammino non univoco, ma a doppia corsia di marcia, tra le radici della civiltà mediterranea e l’odierna società. Uno scambio continuo che avviene grazie a creazioni su rame, specchi e carta e ad una tecnica sicura che ricorre ad ossidazioni e alchimie. Le suggestioni del passato sembrano riprendere vita, riacquistando luce e colore, riscoprendo una bellezza eterna che mostra anche la grande capacitàà dell’arte di sopportare i dolori e le offese del tempo. Altrettanto suggestiva è l’ambientazione della mostra, che si snoderà in un percorso dove antico e contemporaneo continueranno il loro dialogo, alla ricerca di quella “nobile semplicità” e “quieta grandezza” che emergono dallo studio degli archetipi di La Motta. La mostra si inserisce perfettamente negli obiettivi del progetto regionale I Art, il Polo diffuso per le identità e l’arte contemporanea in Sicilia. Infatti, attraverso forme espressive nuove e originali, l’esposizione dell’artista riminese celebra il mondo classico con particolare riferimento al patrimonio archeologico siciliano, a cominciare da una straordinaria rilettura della Dea di Morgantina. Tra le fonti di ispirazione anche l’Arringatore, l’Afrodite Cnidia, l’Apollo e il Torso del Belvedere, il Doriforo, i Bronzi di Riace, l’Efebo di Mozia e la Venere Landolina di Siracusa.
Dopo la vernice dell’8 Agosto alle h. 19.30, la mostra proseguirà fino al 20 agosto con orario di apertura dalle h. 17,30 alle h. 20,30 presso il centro espositivo Monte Prestami di Piazza Armerina.La mostra è realizzata in collaborazione col Museo Regionale Villa Romana del Casale, il Museo Regionale di Aidone e il Museo Interdisciplinare di Enna (i musei di Enna e Aidone hanno anche accolto nelle loro sale opere dell’artista a scopo promozionale).
Alessandro La Motta, nato a Rimini - dove vive e lavora- da famiglia di origini siciliane, ha esposto sue personali in Cina, Israele, Belgio, Stati Uniti, Spagna oltre che nei principali centro culturali e gallerie italiane.
http://www.alessandrolamotta.com/”
Sabato 8 Agosto alle 19.30, in coincidenza con l’inaugurazione della sede del Centro Culturale Polivalente nello storico palazzo di Monte Prestami, sarà presentata al pubblico “Dee, eroi e Muse delle Bellezza”, mostra d'arte di Alessandro La Motta a cura di Aurelia Nicolosi, Marilisa Yolanda Spironello e Serena Raffiotta.
Un progetto originale concepito con l’intento di rileggere il mondo classico alla luce delle inquietudini dell’uomo contemporaneo. In esposizione oltre 50 opere che permettono un cammino non univoco, ma a doppia corsia di marcia, tra le radici della civiltà mediterranea e l’odierna società. Uno scambio continuo che avviene grazie a creazioni su rame, specchi e carta e ad una tecnica sicura che ricorre ad ossidazioni e alchimie. Le suggestioni del passato sembrano riprendere vita, riacquistando luce e colore, riscoprendo una bellezza eterna che mostra anche la grande capacitàà dell’arte di sopportare i dolori e le offese del tempo. Altrettanto suggestiva è l’ambientazione della mostra, che si snoderà in un percorso dove antico e contemporaneo continueranno il loro dialogo, alla ricerca di quella “nobile semplicità” e “quieta grandezza” che emergono dallo studio degli archetipi di La Motta. La mostra si inserisce perfettamente negli obiettivi del progetto regionale I Art, il Polo diffuso per le identità e l’arte contemporanea in Sicilia. Infatti, attraverso forme espressive nuove e originali, l’esposizione dell’artista riminese celebra il mondo classico con particolare riferimento al patrimonio archeologico siciliano, a cominciare da una straordinaria rilettura della Dea di Morgantina. Tra le fonti di ispirazione anche l’Arringatore, l’Afrodite Cnidia, l’Apollo e il Torso del Belvedere, il Doriforo, i Bronzi di Riace, l’Efebo di Mozia e la Venere Landolina di Siracusa.
Dopo la vernice dell’8 Agosto alle h. 19.30, la mostra proseguirà fino al 20 agosto con orario di apertura dalle h. 17,30 alle h. 20,30 presso il centro espositivo Monte Prestami di Piazza Armerina.La mostra è realizzata in collaborazione col Museo Regionale Villa Romana del Casale, il Museo Regionale di Aidone e il Museo Interdisciplinare di Enna (i musei di Enna e Aidone hanno anche accolto nelle loro sale opere dell’artista a scopo promozionale).
Alessandro La Motta, nato a Rimini - dove vive e lavora- da famiglia di origini siciliane, ha esposto sue personali in Cina, Israele, Belgio, Stati Uniti, Spagna oltre che nei principali centro culturali e gallerie italiane.
http://www.alessandrolamotta.com/”
La musica popolare siciliana approda a Piazza Armerina il 19 Settembre con l’ultimo evento musicale della stagione estiva promosso dal Centro Culturale Polivalente del Comune, recentemente istituito grazie al partenariato con il progetto regionale I Art per la valorizzazione dell’identità siciliana attraverso l’arte contemporanea.
Ad esibirsi alle h. 21 presso l’atrio della biblioteca comunale sarà il gruppo “I petri ca addumunu” col progetto musicale ‘L`isola dei suoni’: sul palco i musicisti Antonella Barbera (fiati, voce), Davide Campisi (tamburi, cajon, berimbao, voce), Fabio Leone (basso elettrico), Vittorio Ugo Vicari (chitarra classica e battente, baglama saz, voce) e Andrea Ensabella (chitarra acustica e classica).
“I Petri ca addumunu” nascono nel 1999/2000 come gruppo di musica popolare ed etnica. Loro vocazione particolare è la musica di strada ed il dialogo interetnico tra le culture che frequentano e vivono il Mediterraneo. Le sonorità che compongono risentono di questa mescolanza di colori e di voci, senza che però venga mai meno l’afflato siciliano delle origini, dell’isola interna, insito nel loro stesso nome: “le pietre che accendono”, ovvero lo zolfo dell’entroterra siculo.
“I Petri ca addumunu” suonano sul palco come nelle strade, portano le serenate, innamorano e sposano nei matrimoni al ritmo delle danze popolari dell’Italia meridionale, vanno in giro per le Novene a Natale, cantano le litanie della Settimana Santa, insegnano in laboratori di stili e tecniche della trasmissione orale. La loro lingua è composita, è tutte le lingue del Mare Nostrum ed oltre, fino all’Africa nera e nord sahariana, a oriente verso l’Islam, a nord nell’Europa continentale.
Il gruppo è fondatore, dal 2007, del Centro Siciliano di Cultura Popolare “I Caminanti”, che da statuto “…intende favorire la tutela, la conservazione, la promozione e la divulgazione della storia, delle espressioni artistiche, musicali, coreutiche, linguistico-dialettali, letterarie, tecnico-produttive ed enogastronomiche delle tradizioni e delle culture popolari internazionali, con particolare riferimento alla Sicilia ed ai popoli migranti, nel rispetto della vocazione cosmopolita dell’isola”.
Con un lungo curriculum ricco di partecipazioni a spettacoli e concerti, di incisioni e di colonne sonore, di partecipazioni a concorsi, rassegne e festival oltre che a manifestazioni di musica di strada e, infine, impegnati anche in attività didattiche, “I Petri ca addumunu” sono iscritti alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari e riconosciuti dal 2011 quale “gruppo di interesse locale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La musica popolare siciliana approda a Piazza Armerina il 19 Settembre con l’ultimo evento musicale della stagione estiva promosso dal Centro Culturale Polivalente del Comune, recentemente istituito grazie al partenariato con il progetto regionale I Art per la valorizzazione dell’identità siciliana attraverso l’arte contemporanea.
Ad esibirsi alle h. 21 presso l’atrio della biblioteca comunale sarà il gruppo “I petri ca addumunu” col progetto musicale ‘L`isola dei suoni’: sul palco i musicisti Antonella Barbera (fiati, voce), Davide Campisi (tamburi, cajon, berimbao, voce), Fabio Leone (basso elettrico), Vittorio Ugo Vicari (chitarra classica e battente, baglama saz, voce) e Andrea Ensabella (chitarra acustica e classica).
“I Petri ca addumunu” nascono nel 1999/2000 come gruppo di musica popolare ed etnica. Loro vocazione particolare è la musica di strada ed il dialogo interetnico tra le culture che frequentano e vivono il Mediterraneo. Le sonorità che compongono risentono di questa mescolanza di colori e di voci, senza che però venga mai meno l’afflato siciliano delle origini, dell’isola interna, insito nel loro stesso nome: “le pietre che accendono”, ovvero lo zolfo dell’entroterra siculo.
“I Petri ca addumunu” suonano sul palco come nelle strade, portano le serenate, innamorano e sposano nei matrimoni al ritmo delle danze popolari dell’Italia meridionale, vanno in giro per le Novene a Natale, cantano le litanie della Settimana Santa, insegnano in laboratori di stili e tecniche della trasmissione orale. La loro lingua è composita, è tutte le lingue del Mare Nostrum ed oltre, fino all’Africa nera e nord sahariana, a oriente verso l’Islam, a nord nell’Europa continentale.
Il gruppo è fondatore, dal 2007, del Centro Siciliano di Cultura Popolare “I Caminanti”, che da statuto “…intende favorire la tutela, la conservazione, la promozione e la divulgazione della storia, delle espressioni artistiche, musicali, coreutiche, linguistico-dialettali, letterarie, tecnico-produttive ed enogastronomiche delle tradizioni e delle culture popolari internazionali, con particolare riferimento alla Sicilia ed ai popoli migranti, nel rispetto della vocazione cosmopolita dell’isola”.
Con un lungo curriculum ricco di partecipazioni a spettacoli e concerti, di incisioni e di colonne sonore, di partecipazioni a concorsi, rassegne e festival oltre che a manifestazioni di musica di strada e, infine, impegnati anche in attività didattiche, “I Petri ca addumunu” sono iscritti alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari e riconosciuti dal 2011 quale “gruppo di interesse locale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il Centro Culturale Polivalente di Piazza Armerina si prepara all'ultimo evento che ne sancisce la conclusione della prima breve ma intensa fase di attività: un film dibattito ad ingresso libero il 30 Settembre alle ore 20.30 alla sala “Giò Social House” di Via Garibaldi 63 a Piazza Armerina, con la proiezione del film indipendente siciliano "Libera me" dei registi Piero De Luca e Max Aiello, uscito lo scorso Aprile e dedicato all’attualissimo tema della violenza sulle donne. L'iniziativa, promossa dal Comune nell’ambito delle attività afferenti al Progetto regionale “I Art: Il Polo diffuso per le identità e l’arte contemporanea in Sicilia”, è realizzata in collaborazione con l'Associazione “DonneInsieme-Sandra Crescimanno”, importantissima realtà locale impegnata da anni sul fronte della violenza femminile e del femminicidio, e con “Giò Social House”.
Scritto dalla giovane siciliana Sarah Iles e interamente girato tra Bagheria (città natale dei due giovani registi) e Santa Flavia, il film (durata 80’) racconta la storia di Sabrina (l’attrice Fabiola Rigano, al suo esordio), studentessa universitaria che, dopo aver deciso di andare a convivere col fidanzato, Alessandro (Alessandro Fricano), diventa vittima delle ossessioni e delle gelosie di quest’ultimo. I due iniziano a vivere una relazione difficile, fatta di costrizioni e violenze psicologiche e fisiche che distruggeranno mentalmente e fisicamente la ragazza, facendole perdere il contatto con la realtà. Presto la felicità dei primi mesi scomparirà, per lasciare posto al peggiore degli incubi.
A poche settimane dall’uscita, il film ha già raccolto importanti successi. A Maggio è stato premiato dalla giuria del “Los Angeles Cine Fest 2015” con il massimo dei voti e il miglior parere valutativo nella sezione dei lungometraggi. È stato anche candidato al “Color International Film Festival of India 2015” e al “BIFF-Boston Independent Film Festival 2015”. Più di recente, è stato selezionato al “Miami International Film FEST” e all’europeo “Bar Independent Film FEST” di Montenegro, raggiungendo la fase finale delle due manifestazioni, che si concluderanno il prossimo Ottobre.
Il film dibattito, in programma alla “Giò Social House” di Via Garibaldi, l’ex Cinema Plutia di recente ristrutturato come spazio socio-culturale e ricreativo, viene organizzato dal Centro Culturale Polivalente, coordinato da Serena Raffiotta, in stretta collaborazione con l’Associazione “DonneInsieme - Sandra Crescimanno”, costituita a Piazza Armerina nel 2010 con l’obiettivo di accogliere e tutelare le donne vittime di violenza. A tale scopo, “DonneInsieme - Sandra Crescimanno” ha costituito un Centro Antiviolenza, l’unico in provincia di Enna, in cui un gruppo di socie volontarie gestiscono uno sportello di prima accoglienza, offrendo gratuitamente aiuto, sostegno psicologico e legale alle donne vittime di maltrattamenti, abusi e difficoltà. Un team specializzato, formato da operatrici, psicologhe ed avvocate, offre gratuitamente consulto telefonico o prima accoglienza allo sportello.
Maria Grasso, presidente dell’Associazione, dichiara: “Abbiamo voluto intitolare l’associazione alla compianta Sandra Crescimanno, nostra concittadina, vittima della violenza di genere che negli anni ‘80 la portò alla morte, per non dimenticare Sandra e tutte quelle donne che quotidianamente, in Italia e nel mondo, sono fatte oggetto di violenza fisica e psicologica”. L’associazione "DonneInsieme" aderisce al CDS (Coordinamento Donne Siciliane), unico coordinamento regionale che raccoglie tutti i Centri Antiviolenza, gli sportelli antiviolenza e anti-stalking siciliani, con 14 associazioni aderenti che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, per un totale di 56 presidi attivi su tutto il territorio siciliano.
Il Centro Culturale Polivalente di Piazza Armerina si prepara all'ultimo evento che ne sancisce la conclusione della prima breve ma intensa fase di attività: un film dibattito ad ingresso libero il 30 Settembre alle ore 20.30 alla sala “Giò Social House” di Via Garibaldi 63 a Piazza Armerina, con la proiezione del film indipendente siciliano "Libera me" dei registi Piero De Luca e Max Aiello, uscito lo scorso Aprile e dedicato all’attualissimo tema della violenza sulle donne. L'iniziativa, promossa dal Comune nell’ambito delle attività afferenti al Progetto regionale “I Art: Il Polo diffuso per le identità e l’arte contemporanea in Sicilia”, è realizzata in collaborazione con l'Associazione “DonneInsieme-Sandra Crescimanno”, importantissima realtà locale impegnata da anni sul fronte della violenza femminile e del femminicidio, e con “Giò Social House”.
Scritto dalla giovane siciliana Sarah Iles e interamente girato tra Bagheria (città natale dei due giovani registi) e Santa Flavia, il film (durata 80’) racconta la storia di Sabrina (l’attrice Fabiola Rigano, al suo esordio), studentessa universitaria che, dopo aver deciso di andare a convivere col fidanzato, Alessandro (Alessandro Fricano), diventa vittima delle ossessioni e delle gelosie di quest’ultimo. I due iniziano a vivere una relazione difficile, fatta di costrizioni e violenze psicologiche e fisiche che distruggeranno mentalmente e fisicamente la ragazza, facendole perdere il contatto con la realtà. Presto la felicità dei primi mesi scomparirà, per lasciare posto al peggiore degli incubi.
A poche settimane dall’uscita, il film ha già raccolto importanti successi. A Maggio è stato premiato dalla giuria del “Los Angeles Cine Fest 2015” con il massimo dei voti e il miglior parere valutativo nella sezione dei lungometraggi. È stato anche candidato al “Color International Film Festival of India 2015” e al “BIFF-Boston Independent Film Festival 2015”. Più di recente, è stato selezionato al “Miami International Film FEST” e all’europeo “Bar Independent Film FEST” di Montenegro, raggiungendo la fase finale delle due manifestazioni, che si concluderanno il prossimo Ottobre.
Il film dibattito, in programma alla “Giò Social House” di Via Garibaldi, l’ex Cinema Plutia di recente ristrutturato come spazio socio-culturale e ricreativo, viene organizzato dal Centro Culturale Polivalente, coordinato da Serena Raffiotta, in stretta collaborazione con l’Associazione “DonneInsieme - Sandra Crescimanno”, costituita a Piazza Armerina nel 2010 con l’obiettivo di accogliere e tutelare le donne vittime di violenza. A tale scopo, “DonneInsieme - Sandra Crescimanno” ha costituito un Centro Antiviolenza, l’unico in provincia di Enna, in cui un gruppo di socie volontarie gestiscono uno sportello di prima accoglienza, offrendo gratuitamente aiuto, sostegno psicologico e legale alle donne vittime di maltrattamenti, abusi e difficoltà. Un team specializzato, formato da operatrici, psicologhe ed avvocate, offre gratuitamente consulto telefonico o prima accoglienza allo sportello.
Maria Grasso, presidente dell’Associazione, dichiara: “Abbiamo voluto intitolare l’associazione alla compianta Sandra Crescimanno, nostra concittadina, vittima della violenza di genere che negli anni ‘80 la portò alla morte, per non dimenticare Sandra e tutte quelle donne che quotidianamente, in Italia e nel mondo, sono fatte oggetto di violenza fisica e psicologica”. L’associazione "DonneInsieme" aderisce al CDS (Coordinamento Donne Siciliane), unico coordinamento regionale che raccoglie tutti i Centri Antiviolenza, gli sportelli antiviolenza e anti-stalking siciliani, con 14 associazioni aderenti che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, per un totale di 56 presidi attivi su tutto il territorio siciliano.