Manifesto
I ART La Poetica dell'Identità
I Art esprime la visione etica ed estetica del mondo delle identità, in cui l’individuo, le comunità e i luoghi sono al centro della sfera culturale, politica, economica e sociale. Si propone come un movimento artistico che esplora il ciclo vitale millenario, svelando le forme nuove delle sue più autentiche espressioni. Afferma l’esistenza dell’arte nelle azioni di ogni giorno e nelle manifestazioni della memoria vivente, in quanto alta espressione identitaria che viene rivelata con l’uso di linguaggi artistici contemporanei, ibridi e inediti.
I principi fondamentali di I Art sono i seguenti:
Arte è identità: espressione e celebrazione dell’identità degli individui, comunità e luoghi in quanto organica evoluzione della loro storia e cultura millenaria.
Arte è vita: I Art è l’atto d’arte nel presente, è poetica dell’azione; la totalità espressiva dell’essere non può che esprimersi nella vita, nell’attimo in cui si manifesta; essa non è nel dipinto ma nel dipingendo, non nello spartito ma nell’esecuzione, non nell’oggetto ma nella manualità ispirata che lo crea. L’apparenza è sostanza.
Arte è immateriale: arte rivelatrice dell’invisibile e dell’immateriale come componenti essenziali delle cose, interprete delle nuove forme dinamiche della memoria millenaria vivente, delle relazioni invisibili e senza tempo; celebrazione della tradizione e invenzione stessa di tradizione.
Arte è unità: integrazione delle varie forme artistiche e loro composizione in un linguaggio aperto che ha in sé altri linguaggi, che raccoglie le eredità di varie discipline, stili e tecniche diverse, che convivono nell’azione totale in cui si manifestano simultaneamente.
Arte è diversità: aborrimento delle immagini stereotipate e standardizzate e celebrazione delle forme uniche e irripetibili; forza centrifuga e propulsiva verso forme e vite periferiche, inesplorate, uniche e simbiotiche con i luoghi che le producono; eliminazione dei luoghi tradizionali deputati all’arte e proclamazione dell’onnipresenza dell’arte, che può accadere in ogni momento e dappertutto in quanto libera manifestazione identitaria.
I ART è identità
Ogni individuo è chiamato a dare una forma autentica alle sue azioni (in quanto espressione dei suoi gusti, personalità e visioni) e a scavare fino all’invisibile nucleo di verità, per viverlo e rivelarlo. Ogni comunità e ogni luogo, parimenti, sono l’espressione della loro storia, tradizioni e cultura ed è nostra responsabilità riconoscerle, rispettarle e renderle vive.
Ogni persona, così come ogni comunità, è un sistema di valori, memorie e componenti che la rendono unica. In tal senso unico e plurimo deve essere lo stile delle forme.
Le generazioni contemporanee sono chiamate a conoscere e raccogliere i messaggi delle culture passate, ad interiorizzarle, per proiettarsi nel futuro con un senso di continuità. La contemporaneità è l’ultimo punto di una curva articolata lungo l’asse temporale sul piano della storia, il momento di sintesi di una realtà che non può essere puntiforme ed ecletticamente isolata, ma collegata manieristicamente in un continuum di valori e culture sempre in progress.
I Art è quindi azione di libertà, espressione di identità secondo codici estetici contemporanei ed esaltazione di ogni essere e ogni comunità in quanto unica e irripetibile. È lo spettacolo dell’essenza in quanto espressione di verità partecipata, e solo ricercandola, coltivandola ed esprimendola ci si libera dall’imposizione delle forme altrui e ad imporre la propria essenza come condizione di felicità.
I ART è vita
I Art proclama l’allargamento degli orizzonti espressivi e la realizzazione dell’opera in quanto attività nello spazio totale che la circonda.
L’arte “tradizionale”, dalla classica all’arte contemporanea, ha normalmente un atteggiamento rivolto al prodotto artistico in sè, all’elemento materiale visibile (quadro, composizione musicale, opera teatrale, installazione, land art, video arte, performance etc…), determinato e in quanto tale destinato alla staticità, aperto alla passiva, o a limite interattiva, fruizione dell’osservatore.
I Art non è il prodotto artistico, ma l’azione che lo produce in quanto espressione vivente di autenticità e identità, ossia l’atto creativo dell’artista nel momento in cui la realizza: l’arte è l’azione, l’opera è la sua rappresentazione. “L’opera d’arte deve essere vivente, in quanto azione dell’uomo che la produce e quindi è destinata ad identificarsi con la sua esistenza” (Beuys), affermando l’infinita estensione dell’arte e la sua coincidenza con la vita.
Non è possibile oggettivizzare se stessi completamente in un quadro, ma lo si fa solo mentre lo si dipinge: la totalità espressiva dell’essere non è nel dipinto ma nel dipingendo, non nello spartito ma nell’esecuzione, non nell’oggetto ma nella manualità ispirata che lo crea.
In tal senso l’opera è irripetibile, perché è il suo farsi. Appena completa essa diventerà ferma, immobile, museificata rappresentazione della sua creazione, dell’atto artistico. Al contrario l’opera d’arte è vitale realizzazione, work in progress, azione corale carica di tensione. E se il presente è l’unico tempo in cui è possibile l’azione artistica, l’apparenza è sostanza.
I Art si svolge dentro i luoghi della vita apparentemente ordinaria, per coglierne e rivelarne l’aspetto straordinario e sostanziale, l’elemento invisibile e immateriale. L’arte è manifestazione e rivelazione di identità, performance totale di cui tutto fa parte e in cui tutti possono essere artisti.
I Art, sposta la produzione artistica dal materiale all’immateriale, dall’oggetto all’azione, dalle forme artistiche tradizionali allo spazio totale della realtà e del paesaggio, entelechia aristoteliana, movimento finalizzato alla libertà.
I ART è immateriale
Il regno del patrimonio culturale immateriale e delle tradizioni orali sono la naturale espressione dell’azione artistica, in quanto si tratta di cultura viva, alta manifestazione dell’identità di una comunità, che non può vivere se non nell’effimero presente.
In tal senso le espressioni del patrimonio immateriale sono azione artistica, in quanto elevate e necessarie manifestazioni identitarie di una comunità oggettivata in forme atemporali, rivelatrici di vita interiore, sintesi di relazioni culturali senza tempo con i propri padri allungate ai figli.
Le tradizioni viventi non sono cristallizzazioni delle fredde forme del passato, ma al contrario sono forme interpretate, sempre nuove, che si mescolano e si immettono in circolazione nella società interculturale.
I Art è celebrazione della tradizione e invenzione stessa di tradizione. Essa non si riferisce al passato, ma alle forme cangianti della memoria vivente nel presente, alla creazione che scaturisce da ritualità nelle quali ci riconosciamo e di cui ne accettiamo l’eredità. Sono i cambiamenti a permetterci, col tempo, di avvicinarci a questa misteriosa eredità di noi a noi stessi (Lous Juvet). Cambiamento in senso di evoluzione della tradizione interpretata nel presente, che diventa tradizione essa stessa.
Emerge il ruolo fondamentale dell’artista nella società (Beuys), chiamato a creare nuove forme, in coerenza con le tecniche e lo spirito del passato a cui si aggiungono nuovi significati reconditi, personali e contemporanei.
Occorre ripercorrere il cammino storico per interpretarlo nel presente, dimostrando come dall’esperienza della realtà e dalla memoria si possa sviluppare una forma completamente nuova, la forma della vita autentica e dell’organicità culturale.
I ART è unità
I Art sostiene il superamento delle visioni parziali, delle contraddizioni universale-particolare, materiale-immateriale, visibile-invisibile, anima-corpo, grazie alla consapevolezza della loro convivenza nell’azione totale in cui essi si manifestano simultaneamente come componenti della medesima cosa.
Promuove una visione paritaria delle componenti umane, tra logica e animalità, razionale e irrazionale, materiale e immateriale, sostiene l’integrazione delle scienze, culture e arti. La ragione che si fa tutt’uno con l’animalità (Hegel), che fa sua l’imprevedibilità, che sappia far propria la libertà e sia capace di produrla (Beuys).
Propone l’integrazione tra le varie forme artistiche, la loro composizione in un linguaggio aperto che ha in sé altri linguaggi, è neo transavanguardia, in cui si mescolano i linguaggi della tradizione non solo pittorica ma soprattutto delle poetiche dell’azione, della land art, arte concettuale e altri movimenti avanguardisti, per le svelare le nuove forme della memoria vivente.
I ART è diversità
La recente storia dell’occidente è caratterizzata dal perdurante dominio della dimensione materiale. Il materialismo e il mercatismo si sono imposti nella società moderna e contemporanea, dove impera l’estrema parcellizzazione del sapere, la specializzazione delle professioni e delle attività finalizzate all’ottenimento di forme omologate e prodotti di consumo economicamente competitivi.
I ART è l’affermazione delle diversità, in quanto manifestazioni libertarie dell’essere unico, autentico e autodeterminante. Essa nasce dalla dichiarazione di indipendenza da ogni imposizione e standard commerciali e accademici, dal positivo valore del rifiuto delle forme predeterminate, preconfezionate e imposte da volontà uniformanti. Esaltazione del concetto di universalità in quanto unità delle diversità.
È aborrimento del passivismo consumistico, asserzione democratica che ogni soggetto ha il dovere nei confronti della propria libertà e felicità di scegliere le proprie forme, di crearle e di essere il punto di riferimento delle creazioni artistiche e della produzione. È l’affermazione di nuovi linguaggi interdisciplinari che celebrano le originali forme delle manifestazioni identitarie delle comunità e del genius loci.
Autore
Lucenzo Tambuzzo