Lucio Bolognesi/Basik - Thauma (The Torments of St. Anthony the Abbot)
Misterbianco / Arti Visive
Murale
Basik ha dedicato la sua ricerca allo studio della gestualità nelle rappresentazioni religiose della storia dell’arte del passato. Per la sua opera a Misterbianco insiste su questo tema. Il titolo Thauma è sia un acronico per “The Torments of St. Anthony the Abbot”, ossia le tentazioni di Sant’Antonio, tema caro alla storia dell’arte e patrono del paese; ed è sia una parola greca che significa di meraviglia, la cui iniziale, il Tau, è simbolo del santo rappresentato qui da un cerchio dorato posto al centrale del dipinto. Le presenze maligne che tormentano il santo nel deserto, rappresentate da artisti come Bosch o Dalì come animali o creature bizzarre, vengono qui metaforicamente sostituite da mani nell’atto di proiettare le ombre cinesi degli animali stessi. La scala cromatica è quella tipica di Basik e che perfettamente si contestualizza con quella del territorio: il nero della roccia lavica, il rosso della lava e l’oro dello sfarzo barocco delle chiese. Il dipinto però ci suggerisce un'altra chiave di lettura. Essa è racchiusa nelle figure geometriche all’interno del cerchio color oro, che adesso diventa simbolo di Misterbiano distrutta nel 1669 da un’eruzione vulcanica (le mani minacciose): il rombo simboleggia il paese, coi suoi 4 ceri della processione del patrono e i 4 partiti rionali che hanno una parte fondamentale nella festa in questione, oltre alla caratteristica piazza dei 4 canti; il triangolo fa riferimento alla Trinacria. Gli esagoni e i pentagoni rossi coi quali terminano le mani rimandano alle antiche formazioni rocciose laviche della zona.