Fonte& Poe - La giostra dell’avvicinamento
Castelbuono / Fotografia e Arti Audiovisive
Video 10,01 min
Nel loro lavoro cercano di attivare a livello astratto/emozionale un’interferenza tra il presente e le tracce di un passato trasfigurato nei simboli, nei riti, nelle pratiche della tradizione. L’output finale è un video, sintesi di azione collettiva e ricerca storico-antropologica. Su un piedistallo/altare circolare sono disposti otto rapaci delle Madonie imbalsamati della collezione del Museo Naturalistico locale. Intorno otto persone del luogo, i vertici di un impercettibile ottagono, trattengono tra le mani un uovo di ghiaccio più tempo possibile, per poi passarlo al compagno vicino, tentando al contempo un irrealizzabile contatto visivo con lo sguardo vitreo degli animali. L'azione prosegue fino al completo scioglimento dell'uovo. L’opera esplora il legame tra la nascita (l’uovo) e lo scorrere del tempo, il tentativo di comprensione tra uomo e animale, la relazione tra religione e scienza. Su questo binomio si basa anche il parallelo tra imbalsamazione e congelamento di esemplari per scopi scientifici e le reliquie religiose. Inoltre si affronta il tema della quadratura del cerchio che in termini matematico-scientifici si collega al concetto di approssimazione ma che nella simbologia magico-religiosa ha il significato di passaggio dal quadrato (terrestre) al cerchio (trascendente) attraverso l’ottagono. Questi rapporti simbolico-geometrici si ritrovano nell’impianto della prima cappella di S. Anna, patrona della città, in cui il passaggio dalla pianta quadrata verso la cupola era mediato da una serie di otto nicchie poste ai vertici di un ottagono.