Gaetano Crivaro - Il borgo analogico
Pollina / Fotografia e Arti Audiovisive
Installazione urbana di fotografie stenopeiche su mattonelle di ceramica
Il progetto iniziale di Gaetano Crivaro prevedeva l’uso integrato del video digitale della fotografia stenopeica e dei suoni. Ma i trenta giorni trascorsi nel piccolo paese in provincia di Palermo, con i suoi silenzi e i suoi pochi abitanti, ha convinto l’artista a concentrarsi solo sull’analogico. Infatti il titolo iniziale “Video ritratti stenopeici” si è trasformato in “Il borgo analogico”. I suoi strumenti dunque sono stati solo carta, penna, carta fotografica e due scatole. Queste ultime, una in legno proveniente dal Museo della Manna e una in latta dei torroncini alla manna, risorsa importante del territorio, sono servite a catturare le foto, trasformandole in camere oscure con foro stenopeico. L’uso della fotografia stenopeica rappresenta per l’artista un ritorno all’origine e una riflessione sul tempo. Dieci di queste foto sono state stampate su piccole mattonelle in ceramica e collocate in alcuni vicoli del borgo e accolte con entusiasmo dalla comunità. Ogni foto è accompagnata da testi brevi, conversazioni rubate, appunti, piccole poesie, nate dal suo incontro con la gente di Pollina. Il progetto è un ulteriore sviluppo di una ricerca su luoghi, territori e abitanti portata avanti insieme all’Associazione l’Ambulante, associazione che realizza e collabora a progetti di arte e ricerca urbana.